Un luogo dove rinascere per le donne vittime di abusi
di Adriana Giannini

Alessandra Kustermann con il sindaco di Milano Beppe Sala
Si chiama proprio “Ri-Nascita” il progetto presentato l’otto settembre a Cascina Carpana nella zona
agricola a sud-est di Milano, per la precisione in via San Dionigi 121. Un progetto tenacemente perseguito
dalla dottoressa Alessandra Kustermann, da molti anni in prima linea nella lotta contro la violenza sulle
donne sia come primaria presso il Pronto Soccorso della clinica Mangiagalli dove le sono passate davanti
centinaia di donne vittime di abusi soprattutto domestici, sia come presidente dell’Associazione “Donna
aiuta donna” che insieme a “Casa delle donne maltrattate (Cadmi)” offre dagli anni novanta accoglienza
e assistenza psicologica e legale.
Quello che le due associazioni nate negli anni novanta facevano era
parecchio, ma Alessandra Kustermann e le sue collaboratrici coltivavano da qualche anno un sogno più
ambizioso: riuscire a creare un luogo bello e accogliente dove le fragili vittime di violenza e i loro figli
potessero ritrovare non solo il benessere psico-fisico, ma anche ricostruirsi un futuro migliore acquisendo
nuove competenze per ritrovare fiducia nelle proprie capacità. Una ri-nascita appunto che per realizzarsi
aveva bisogno di una sede adeguata ben collegata alla città, ma con grandi spazi in grado di ospitare un
gran numero di iniziative.
L’ampia e relativamente ben conservata cascina Carpana di proprietà come tante altre del Comune di
Milano poteva essere il luogo ideale per trasformare un sogno nel progetto che ora è avviato verso la
fattibilità grazie alla recente concessione da parte del Comune di Milano della gestione di Cascina
Carpana, per 90 anni, alla SVS Donna Aiuta Donna in sinergia con Cadmi e con l’associazione
Campacavallo.
Soddisfazione ed entusiasmo erano gli stati d’animo con cui l’ufficializzazione della concessione è stata
festeggiata dai numerosissimi invitati - tra cui il sindaco di Milano Beppe Sala e un gran numero di
autorità - all’informale picnic tenutosi nella corte della cascina, ormai ribattezzata Ri-Nascita, per far
conoscere i primi dettagli di questo progetto che sarà ampio e articolato.
Il complesso della cascina che
consiste in un bell’edificio centrale ottocentesco, in altri sette edifici agricoli e in circa 20.000 metri
quadri di aree verdi verrà ristrutturato senza alterarne la tipica struttura dagli architetti Carlo Ratti e Italo
Rota in modo da ricavare sia spazi residenziali – 10 appartamenti in grado di ospitare per periodi che
possono arrivare a un anno 10 donne con i loro figli – sia spazi per attività diurne molte delle quali aperte
a tutta la cittadinanza. Lo scopo di queste ultime è fornire una formazione utile per affrontare un lavoro
che potrà svolgersi all’esterno o all’interno della cascina dove verranno allestiti orto, campi sportivi,
caffetteria, attività di catering, aule e laboratori artigianali e anche un asilo per cani. Le ampie stalle
saranno la sede dell’affermata associazione Campacavallo che proporrà percorsi di benessere e di pet
therapy per adulti e bambini e divertenti discipline circensi.
Quanto tempo ci vorrà perché tutto questo diventi realtà? Già nel giro di un anno alcune attività all’aperto
potranno venire avviate, mentre per la realizzazione di laboratori e appartamenti ci vorrà almeno un anno
e mezzo. Nel frattempo è possibile dare un contributo grande o piccolo tramite
www.retedeldono.it/progetti/svs-dad-onlus/svs-donna-aiuta-donna
8 settembre 2022
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